Vini del Salento

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Il Salento è la culla dell’enologia mondiale, proprio qui infatti vengono coltivate le uve più celebrate da cui si producono vini noti e apprezzati. Per esempio Brindisi era considerato uno dei porti vinicoli più apprezzati dell’età classica ma la viticoltura nel Salento ha rappresentato un importante volano di sviluppo.
Ancora oggi infatti la coltivazione della vite è un comparto redditizio del territorio salentino, un settore che non conosce crisi e che si arricchisce di uve di qualità indiscussa. Sono stati condotti diversi studi sulla caratterizzazione dei vitigni salentini grazie ai quali è stato delineato il patrimonio vinicolo da tutelare e preservare e che comprende anche i vitigni minori, situati negli orti familiari, una viticoltura “amatoriale” che per gli esperti rappresenta un filone di ricerca molto interessante.

La coltivazione della vite in Salento è stata attestata intorno al 2000 a.C. ma è nei primi del ‘900 che ha subito mutamenti radicali passando da 90 a 300 mila ettari, una trasformazione da attribuire al grande lavoro svolto dai contadini. L’impulso al processo di rinnovamento derivava dalla richiesta di vino dalla Francia e anche dall’aumento dei prezzi delle uve. Purtroppo a causa di un’epidemia di filossera nel 1919 la produzione subì un drastico calo e i vigneti furono quasi distrutti, i viticoltori hanno impiegato decenni per ripristinare l’antico patrimonio vinicolo. La ricostruzione dei vigneti più moderni ha spinto i contadini a fare una programmazione razionata e questo ha consentito lo sviluppo di Primitivo e Negramaro, vini del Salento più conosciuti, per la loro struttura piena e convincente.

Le condizioni climatiche dell’area salentina favoriscono la produzione di vite da vino di qualità DOC e le realtà produttive si distinguono in cantine cooperative e aziende vitivinicole. Oltre al vino rosso il Salento è conosciuto per la tipologia del rosato, apprezzato soprattutto dai mercati esteri. I produttori di vino sono iscritti all’associazione “Grandi Vini del Salento” il cui presidente è Albano Carrisi. Il cantante possiede una tenuta a Cellino San Marco che comprende l’azienda vinicola, una piccola realtà di cui sentiremo parlare nei prossimi anni. Inoltre esiste un Consorzio di tutela e valorizzazione del Salice Salentino DOC il cui presidente è l’enologo Angelo Maci di Cantine Due Palme che riunisce il 50% dei produttori dell’area di riconoscimento.
I vini del Salento di Gambero Rosso
La guida enogastronomica Gambero Rosso ha scelto i migliori vini del Salento tra cui spicca il Five Roses 72° Anniversario ’15 di Leone De Castris. L’azienda è stata fondata nel 1665 dal conte di Lemos. Il primo imbottigliamento del Five Roses nel 1943, vino rosato protagonista della nascita della denominazione Salice Salentina negli anni ’70. La versione Anniversario del Five Roses è stata realizzata con l’80% di negroamaro e il 20% di malvasia nera. Segue il Salice Salentino Rosso Selvarossa Ris. ’13 di Cantina Due Palme. L’azienda cooperativa è stata costituita nel 1989 e la versione 2013 del rosso riserva è quella più apprezzata per i sentori di spezie orientali e frutti neri, e perché si presenta ricco al palato. Infine il Primitivo di Manduria Passo del Cardinale ’14 di Paolo Leo che appartiene alla quarta generazione di vignaioli. Nel 1989 ha aperto una nuova cantina e ha imbottigliato solo vini provenienti dai vitigni autoctoni salentini.

Oscar del vino 2013: una festa per i migliori produttori

vendita vino onlineE’ stata una battaglia legale tra gli organizzatori degli Oscar del Vino e, niente meno che, L’Accademia degli Oscar del cinema di Los Angeles, scontro dicevamo che si è concluso a favore dei primi. L’Accademia riteneva che non si potesse usare la dicitura “Oscar” nel nome della manifestazione ma il tribunale gli ha dato torto. E quindi la manifestazione ha preso vita e ha avuto anche un gran successo di pubblico e di critica. L’Associazione Italiana Sommelier di Roma e Bibenda Editore sono gli organizzatori di questa iniziativa che si è tenuta lunedì 3 giugno all’Hotel Rome Cavalieri di Roma. I vini delle migliori aziende vinicole sono stati scelti dal popolo del web tramite bibenda.it e dai lettori di Bibenda, la Guida ai Vini e i Migliori Ristoranti d’Italia. L’anima popolare nella scelta dei vincitori si è integrata comunque bene con il tenore elegante della serata caratterizzata da smoking e abito da sera. Il buon vino è stato accompagnato da cibo sopraffino creato dallo chef Gianfranco Vissani.

E ora, prendete appunti, passiamo ai premi.

MIGLIOR VINO BIANCO: Chardonnay 2010 Tasca d’Almerita

MIGLIOR VINO ROSSO: Bolgheri Sassicaia 2009 Tenuta San Guido

MIGLIOR VINO ROSATO: Five Roses Anniversario 2011 Leone de Castris

MIGLIOR VINO SPUMANTE (Ex aequo): Franciacorta Gran Cuvée Brut 2007 Bellavista, Gran Cuvée XXI Secolo 2007 D’Araprì

MIGLIOR VINO DOLCE : Alto Adige Moscato Rosa 2010 Franz Haas

MIGLIORE ETICHETTA: Trebbiano d’Abruzzo Vigna Capestrano 2010 Valle Reale

MIGLIOR VINO DI GRANDE QUALITÀ /PREZZO: Franciacorta Cuvée Prestige Ca’ del Bosco

MIGLIORE AZIENDA VINICOLA : Feudi di San Gregorio

Quindi prendiamo spunto così da trascorrere liete serate, in buona compagnia e con una bottiglia di vino di alta qualità.

Il vino raccontato nei libri

migliori vini

La letteratura sull’argomento offre molti spunti interessanti. A chi obietta che il vino si assaggia e non si legge posso anche dar ragione, ma solo fino a un certo punto. Per riconoscere e apprezzare le doti di un buon vino è importante conoscerne  la storia, il territorio in cui sono cresciute le sue uve e via dicendo. La letteratura, come dicevamo, abbonda e partirei da un libro molto godibile anche da parte di chi non è un esperto sull’argomento.

Si tratta di “Memorie di un assaggiatore di vini” di Daniele Cernilli dove l’autore racconta i migliori vini mondiali descrivendone le caratteristiche sensoriali e contestualizzandoli nel loro territorio. Anche i meno avvezzi in materia, grazie a questa lettura, potranno apprezzare il resoconto dei vini considerati più significativi valutando sempre anche il buon rapporto qualità/prezzo.

Chi entra più nel dettaglio tecnico, al punto da aver stilato quasi un’enciclopedia è Jancis Robinson che con il suo “The Oxford Companion to Wine” ha raggruppato circa quattromila voci  sul vino. Rigorosamente in ordine alfabetico potete trovare dati tecnici, storici, aneddoti, piantine, elenco delle aziende vinicole: può considerarsi proprio un vocabolario vinicolo. Della stessa tipologia è l’”Atlante mondiale dei vini” di Jancis Robinson e Hugh Johnson che raggruppa i migliori vitigni concentrandosi sulle zone di produzione, le mappe e le foto dei luoghi.

Un altro libro che non può mancare nella libreria di un neofita del vino è “Il piacere del vino” edito da Slow Food. Dal titolo si può già intuire il taglio della lettura. I suoi autori vogliono sottolineare come il vino sia soprattutto gioia e condivisione, oltre che ovviamente un piacere da gustare con tutti i sensi: ci sono tante foto, schede accessorie e grafici, tutti elementi che rendono la lettura di questo libro scorrevole e piacevole.

Per questo post è tutto ma la rassegna sui libri con tema vinicolo non finisce qui, seguiteci e ne scoprirete altri. Intanto buona lettura e cin cin!

Il vino e la terra

La passione per il vino è da sempre qualcosa che unisce le persone, anche appartenenti a culture diverse. Il vino è lo specchio dell’anima del posto in cui viene prodotto, racchiude sapori e odori della terra natìa, è fatto secondo tradizioni tramandate in quel luogo per secoli.

La degustazione dei vini migliori diviene un’occasione di incontro fra persone, popoli, culture diverse. Un’occasione dove ci si incontra e ci si confronta per scoprire una bevanda che affonda le radici nella storia e nell’identità di una terra, nella quotidianità delle persone che la abitano.

aziende vinicole

Chi ha esperienza in aziende vinicole riesce a percepire e distinguere al primo colpo non solo i profumi e i sapori del suo luogo originario, ma anche i metodi di lavorazione e conservazione con cui è stato realizzato.

Il mondo dei vini è fantastico, una continua scoperta, e soprattutto è condivisione della passione stessa, perché sempre più persone riescano a goderne. Oggi giorno anche con la diffusione della vendita vino online.

Attraverso le tante esperienze maturate negli anni nell’ambito della degustazione e dell’analisi dei vini, oggi riusciamo a gustare il vino, a identificarne e apprezzarne le caratteristiche e a spiegarle anche a altre persone, ma senza banalizzarlo (operazione che sembra facile, ma che in realtà non lo è).

Ogni vino merita un’attenzione particolare, un momento di assaporamento e di riflessione, per capirne la particolarità e i possibili abbinamenti con ricette. Poi si passa al successivo, perché il mondo dei vini alla fine è questo, una continua scoperta e un continuo avventurarsi nei sapori e nelle tradizioni di culture diverse.

La prima vendita social di vini: con Goodmakers.it il miglior vino lo acquisti online

Il sito goodmakers.it propone l’acquisto di partite di vino di alta qualità, per un tempo limitato, con prezzi scontati in relazione al volume di acquisto generato dagli utenti.

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I prodotti accuratamente selezionati sono disponibili dal 1° al 20° giorno di ogni mese: l’alta rotazione di prodotti permetterà di trovare ogni mese proposte sempre diverse e con diverso appeal in grado di soddisfare i gusti o le passioni dei diversi potenziali clienti. Attraverso campagne promozionali mirate su blog e siti dedicati all’enogastronomia e la partecipazione informale a fiere e degustazioni sul territorio nazionale, è possibile quindi far convergere il pubblico di appassionati e di produttori vino interessati alla vendita di vino online “riducendo al minimo” i costi di distribuzione ed intermediazione (mediamente una bottiglia di vino per arrivare al consumatore viene caricata dei margini di 2/3 intermediari). Sono proposti anche vini di difficile reperibilità sul territorio nazionale, come anche sul mercato internazionale, essendo il frutto del lavoro di aziende di medio-piccola dimensione le quali, molto spesso, non sono in grado di gestire una rete commerciale capillare, né sul territorio nazionale né all’estero.

Il portale goodmakers.it  vuole quindi essere l’anello di congiunzione mancante per fare incontrare domanda e offerta di un mercato, quello dei vini migliori, che nell’attuale situazione di crisi sta scontando un momento di forte contrazione dei consumi e di sofferenza generalizzata per tutta la filiera distributiva (agenti, distributori, rivenditori specializzati, ristoratori, ecc.) sull’intero territorio nazionale.

Il progetto si pone come obiettivo quello della massima collaborazione e trasparenza sia verso il fornitore che deve percepire goodmakers.it come un innovativo e “proprio” strumento di commercializzazione e comunicazione; sia verso gli acquirenti che devono essere coinvolti e trascinati dal senso di gruppo nel portare avanti un obiettivo comune: l’acquisto di un bene di proprio gradimento raggiungendo uno sconto grazie ai volumi sviluppati dalla somma dei clienti.

Goodmakers.it non trascura l’impegno e l’attività nel sociale attraverso iniziative di fund raising per enti, associazioni e ong – organizzazioni non governative – impegnate in progetti ad alto valore sociale sul territorio nazionale e non solo, con i quali intende condividere campagne di sensibilizzazione attraverso la vendita di partite specifiche di prodotti con l’obiettivo di devolvere tutto o parte del ricavato a tali realtà.

Per tutti coloro che sono interessati all’acquisto di vino di alta qualità goodmakers.it è il luogo di incontro tra la vasta offerta di aziende di media e piccola dimensione e la domanda di vini di qualità al miglior prezzo possibile.